AVEC – Homesick

Miriam Hufnagl, nasce in Austria nel 1995 e impara fin da piccola a suonare il pianoforte: compone la sua prima canzone in lingua inglese all’età di dieci anni, apprendendo contemporaneamente a suonare la chitarra da autodidatta. viene ispirata e stimolata da cantanti indie quali Bon Iver, Daughter e Kings of Leon e nel 2015 pubblica il primo LP ‘Heartbeats’ che contiene tra gli altri brani il commovente ‘Granny’, dedicato alla nonna malata di Alzheimer. Nello stesso anno AVEC pubblica ‘What If We Never Forget’, un disco folk ma dall’orientamento indie pop. Nel 2018 pubblica “Heaven/Hell” che, musicalmente, rappresenta la crescita dell’artista che si combina con con un sound più elettronico. Il suo talento le permette di vincere il premio Amadeus-Verleihung 2019, che celebra le eccellenze nell’industria musicale austriaca, come “Miglior Artista Alternativa”, un MMETA Awards 201 9come “Miglior Cantautrice” e, recentemente, è stata insignita del riconoscimento Hubert Von Goisern – Kultupreis, riservato ai migliori talenti tedeschi nel campo della musica e della cultura. Il 27 Marzo approderà il suo nuovo album “Homesick” nel quale troveremo un’artista impegnata con delle influenze ambient, polifonie ed esperimenti elettronici. Il nuovo rilascio parla di amicizia e di come ci si possa sentire ingannati: è una resa dei conti con sé stessi e con la controparte, con la consapevolezza che la perfezione non è qualcosa che puoi acquisire.

La caratteristica principale di questo album è la crescita. Strano come a volte il lavoro di un’artista possa rappresentare quasi fedelmente (e preciserei “forse non consapevolmente”) la sua personale crescita. Infatti non possiamo considerare questo album come ad un semplice e qualunque album pop di un qualsiasi personaggio. I primi due brani, “Runaway” e “I’ll come back”, presentano il disco e non hanno una forte particolarità. Ma con “Dance Solo” sbocciano i risultati della sperimentazione come d’altronde si nota in “Way Out”. Andando avanti con i brani ci si ritrova in questo sound soft-pop ambient descritto nelle canzoni “With Me”,”Home”, “Mona”e “Fire”. Si arriva poi ad “Heavy On My Mind”: uno dei brani più riusciti e che racchiude il “mood” dell’intero album. Un ritornello insolito che rompe le solite sonorità. Inoltre le aggiunte degli effetti, strumenti e cori segnano completamente il capolinea dell’album. Le ultime due tracce sono delle rivisitazioni acustiche dei brani “Home” e “Underwater”.