OZZY OSBOURNE – Ordinary Man
Dieci anni di attesa da “Scream” (2010), ma il Principe delle Tenebre è tornato, un nome leggendario che esordì più di cinquant’anni fa con i Black Sabbath, band altrettanto leggendaria. Non possiamo sapere con certezza se “Ordinary Man” sia il canto del cigno di Ozzy, vista anche la sua situazione di salute, ma una cosa è certa, se il buon Ozzy uscirà dalle scene, lo farà offrendoci uno dei suoi migliori album da quasi trent’anni, “No More Tears” del 1991. In “Ordinary Man” tornano anche le sonorità dei suoi primi album e ad accompagnarlo una band di tutto rispetto con una sezione ritmica con Duff McKagan (Guns N’Roses) al basso e Chad Smith (Red Hot Chili Peppers/Chickenfoot) alla batteria, Andrew Watt alla chitarra e una serie di ospiti come Slash (Guns N’Roses) e Tom Morello (Rage Against The Machine/Audioslave) alla chitarra, due rapper come Post Malone e Travis Scott e (udite!! udite!!) il grande Elton John. “Straight To Hell” è un brano che oramai conosciamo e che ci riporta all’Ozzy Osbourne anni ottanta, intro con tastiere che emulano cori, un riff di chitarra che ci riporta al periodo “Bark At The Moon”, il suo classico “All Right Now”, con la sua tipica timbrica vocale e momenti epici, maestosi e melodici che ci riportano al meraviglioso “Diary Of A Madman” (1981)e ancora un gran bel guitar solo di Slash, ospite speciale dell’album.
Anche “All My Life” ha il suo fascino, un intro quasi normalmente rock, la sua voce inconfondibile e poi i riff aggressivi di chitarra, anche se il brano per le sue melodie rimane una power ballad avvolgente e trascinante e con un ottimo guitar work di Andrew Watt sia nei riff che nei solos e “Goodbye”, molto Black Sabbath nelle atmosfere plumbee, dark e doom, splendidi i fraseggi di chitarra di Watt, i suoi arpeggi acustici che accompagnano la voce di Ozzy anch’essa stavolta più melodica, il brano poi si velocizza e diventa una di quelle classiche cavalcate sabbathiane, con il basso di McKagan distorto. Ottima song che alterna alla perfezione velocità e doom metal. Arriva ora il brano che tutti ci aspettavamo, “Ordinary Man”, la title track che vede Ozzy Osbourne duettare con un altro Colosso del Rock, il grande Elton John, qui impegnato alla voce e al pianoforte per una ballata che è una perfetta via di mezzo tra i brani lenti di Ozzy e le intramontabili ballate pianistiche di Elton John e con un convincente assolo di chitarra di Slash, presente anche qui in veste di ospite.
Il track by track continua con “Under The Graveyard”, altro ottimo brano tra aperture melodiche sia nella musica che nelle parti vocali di Ozzy e momenti più hard rock e un refrain epico che ci riporta nuovamente al periodo d’oro, “Diary Of A Madman” in primis. C’è ancora “Eat Me”, qui i Black Sabbath si impossessano nuovamente del cantante, nella voce, nelle sue risate arcigne, un’armonica blues all’inizio, il doom, c’è “Today Is The End” , con arpeggi acustici che sembrano provenire ai Black Sabbath più epici, stranamente del post Osbourne, ma il brano non esplode, rimane su tonalità melodiche ma molto avvolgenti. Rimangono quattro brani, ma fino qui è già stato detto tutto da Ozzy e non poteva mancare la parte più moderna dell’Ozzy di “Black Rain” e del già citato “Scream”, “Scary Little Green Men”, tra heavy moderno, melodie ottantine, orchestrazioni sinfoniche, “Holy For Tonight”, ballata oscura e dark e con affascinanti cori femminili, “It’s A Raid”,brano velocissimo, dai toni punk e thrash e sempre Black Sabbath. Chiude il cd definitivamente “Take What You Want”, belle le melodie ma con questo sound che vuole aprire a rap e trap, il buon Ozzy non convive alla perfezione, anche se le melodie sono affascinanti più che altro quando arriva la sua voce e l’ottimo guitar solo di Watt. C’è poco da aggiungere, Ozzy è tornato con un album ben fatto e ben confezionato e se veramente il Principe dovesse tornare nelle Tenebre, ci ha lasciato un segno che rimarrà nella leggenda.
FABIO LOFFREDO
Tracklist:
- Straight To Hell
- All My Life
- Goodbye
- Ordinary Man
- Under the Graveyard
- Eat Me
- Today Is The End
- Scary Little Green Men
- Holy For Tonight
- It’s A Raid
- Take What You Want
Label: Epic Records
Genere: Hard Rock/Heavy Metal
Anno: 2020
VOTO
Band:
Ozzy Osbourne: Voce
Andrew Watt: Chitarra
Duff McKagan: Basso
Chad Smith: Batteria
Special Guests:
Slash: Chitarra solista nel brani 1 e 4
Tom Morello: Chitarra nel brano 8
Charlie Puth: Tastiere nel brani 1
Elton John: Pianoforte e voce nel brano 4
Post Malone: Voce nei brani 10 e 11
Travis Scott: Voce nel brano 11
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!