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BJM Mario Bajardi – Intervista al violinista ‘scultore elettronico’

BJM Mario Bajardi – Intervista al violinista ‘scultore elettronico’

The violinist painter

In occasione dell’uscita del nuovo album “IN SILENCE” ho intervistato lo ‘scultore elettronico’ BJM Mario Bajardi, che proprio oggi ha pubblicato il primo singolo “God is burning”

Buongiorno Mario, vogliamo iniziare raccontare come ti sei avvicinato al violino?
Grazie alla mia famiglia. Uno zio violinista ed uno zio che suonava sempre in casa nostra la chitarra, proponendomi musica dai Led Zeppelin ai Genesis e così via sino ad arrivare alla musica Classica e per Film. Devo anche dire che, grazie alle mie due donne J, madre e sorella, non mancavano le grandi hit di musica italiana, quella seria non quella di oggi dove i vari SHOW business non fanno altro che creare involucri di cellophane come dal salumiere per incartare il Nulla…Chi investe su questo, oggi magari guadagnerà, ma la pagherà in altri modi, quello energetico sensoriale, tutto torna.

Quali sono stati gli ascolti che ti hanno indirizzato verso la musica?
Mio primo disco acquistato personalmente The Miracle dei Queen. Ma in realtà ciò che mia ha indirizzato verso la musica è l’incrocio tra musica classica, rock progressivo e musica elettronica. Tutto iniziò con la musica degli anni 70, dai King Crimson, passando dai Genesis ed arrivando ai Marillion. Quindi anche tantissima musica Classica, da Stravinsky, Mozart, Bach alla musica contemporanea Stockausen sino ad Aphex Twin passando da Amon Tobin e così via. Per poi arrivare ad oggi… continua…

La realizzazione di colonne sonore è decisamente nel tuo dna, come ti avvicini alla creazione della colonna sonora di un film o docufilm?
In realtà non seguo una strada, io compongo e poi decide il regista il produttore. Non mi sono mai piegato ad un sistema, ho sempre inviato i miei materiali per come li sento.

Nella tua discografia mi ha colpito il titolo “Schengen”, che per gli europei ha un significato particolare, intendevi dare un significato scegliendo questo nome?
Sì certo, siamo tutti migranti se ci pensi…il nostro pensiero migra è in continua evoluzione. Limitarsi ai “confini” e non oltrepassarli, non è giusto, dal mio punto divista. La curiosità verso altro porta verso la bellezza. Oggi più che mai invece non è così, stiamo tornando ad un Nazionalismo che porta i giovani verso il Nichilismo. Parolone enormi che di certo non possono essere spiegate in un’intervista riferito ad un album che appunto di chiama IN SILENCE perché vorrei che si parlasse di meno e avvertire di più empaticamente ciò che ci circonda, creando davvero un linguaggio universale di suono. Ma sembra quasi utopico tutto ciò. Creano le leggi per poi non aderire, creano tecnica per raggiungere obbiettivi. Ed invece si dovrebbe davvero parlare di empatia, amore, relazione tra gli esseri umani. In realtà esistono tanti movimenti che lo fanno, ma i mass media prevalgono e quindi tutto ciò alla fine è nicchia. Lo vedo in classe con i miei allievi, loro mi capiscono, applaudono, si emozionano, ma pochi alla fine realizzano, diciamo un buon 25%..ed è tanto. Se facessimo tutti un lavoro del genere il mondo davvero potrebbe evolvere nel vero senso della parola, karmicamente; adesso come adesso diciamo che il buon 75% preferisce rimanere nella zona di conforto…il che si ripercuote sul “sapere ascoltare”, capacità ormai persa per tanti. Per questo allora dovremmo stare in silenzio…IN SILENCE…

Hai realizzato due progetti particolari quali Metamorph e Blendinstrument, ci vuoi spiegare di cosa si tratta?
Ho lavorato per la rinomata azienda 8DIO di San Francisco che lavora con Hollywood, li contattai parlandogli dei suoni creati con il mio violino. Infatti i suoni che ho usato per Blendstrument Motion Textures provengono dal mio violino, dal mio piano e da una elaborazione elettroacustica di oggetti particolari. Quindi, tutto viene rielaborato mediante sintesi granulare e morphing.  La visione di Blendstrument era quella di creare uno strumento con una quantità infinita di combinazioni e che non potesse mai produrre lo stesso strumento due volte. Può generare qualsiasi cosa, dagli ambienti angelici più belli, a trame vibranti di film. Qualsiasi cosa, dalle trame scure e inquietanti, ai tamburi EDM più straordinari.

Ti definiscono scultore elettronico piuttosto che ingegnere della musica, in effetti ti occupi di Cimatica, vuoi spiegarci con semplicità di cosa tratta questa scienza?
La forma del suono. Un esempio, pensa ad un suono, ora devi realizzare che in realtà è anche impresso anche dentro di noi. Sembra fantascienza ma il suono come viene inciso così anche dentro di noi, può avere davvero degli effetti positivi e negativi. In una intervista non posso allargarmi più di tanto riguardo l’aspetto scientifico. Di sicuro oggi i suoni che ci propinano tramite servizi di streaming riducano la capacità di arrivo del messaggio vibrazionale per cui si lavora.

Progetti futuri? Un tour presentare il nuovo disco?
Per il futuro ho tantissime idee. Vorrei lavorare con il cantato, con la recitazione in musica. Riguardo il tour, spero questa estate di organizzarne uno. Caso mai divulgherò online concenti in live. Vediamo di usare anche le nuove tecnologie per nuove forme di comunicazione. Sperimenterò

Che musica stai ascoltando in questo periodo? Cose interessanti?
Se devo dirti come genere musicale, si spazia dalla musica elettronica a quella per musica da film ad alternative rock…cerco di spiegarmi. Per esempio ultimo album di Guy Sigsworth, magari a molti sconosciuto, ma ha lavorato con Bjork, i suoni dell’ultimo album sono davvero impressivi. Mark Giuliana, pur avendo una provenienza jazz ha creato dopo il lavoro con David Bowie, un album dark pop che è assolutamente da ascoltare. I SON LUX ed i Knower sono due gruppi che mi entusiasmano tanto.  Hanno trovato una forma davvero sorprendente per esprimere un sound particolare. Altro gruppo che mi ha entusiasmato negli ultimi anni sono i AMAMIWHOIAM, per come sono riusciti a veicolare un certo tipo di suono con una comunicazione eccezionale. Per il resto vorrei mettere in risalto il buon Thom Yorke con i Radiohead, qui c’è poco da dire. Altro eccezionale artista che mi entusiasma è Trent Reznor che riesce di continuo a sfornare sempre dei lavori pieni di energia. Ci sarebbero anche altri ambiti musicali ma mi fermo qui, non vorrei tediare il lettore.  Di solito quando si chiede cosa ascolti, la maggior parte risponde, un po’ di tutto…forse è il caso mio ^_^

MAURIZIO DONINI 

Band:
Mario Bajardi

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BJM Violin 2