Intervista alla band Saints Trade
In occasione dell’uscita del loro nuovo album “Time to be Heroes” abbiamo intervistato i Saints Trade
Benvenuti ragazzi!come state? Com’è questo inizio 2020?
Ciao Monica, alla grande! Il 2020 è partito benissimo, col release party del nostro nuovo album all’Alchemica music club di Bologna. Una bellissima serata, siamo soddisfatti e pronti ad affrontare nuove sfide: siamo pieni di progetti…
Siete nati nel 2009, quindi avete appena compiuto 10 anni di carriera. Cosa è cambiato in questo tempo?
Sembra incredibile che siano già passasti 10 anni… E’ cambiato molto, in effetti. Ci sono stati alcuni avvicendamenti tra i componenti della band, ma nonostante i cambi di line up in questi anni abbiamo comunque fatto molti concerti, inciso un EP e due LP… Insomma, abbiamo portato avanti il nostro progetto con grande passione e determinazione. E poi siamo cresciuti musicalmente, abbiamo accumulato esperienza e acquisito maggiore consapevolezza del fatto che possiamo fare ancora altri passi in avanti, che abbiamo del potenziale. Tutti elementi che crediamo si percepiscano bene nel nostro nuovo lavoro.
Siete al vostro secondo album “Time to be heroes”. Qual è stata la sua genesi?
Il progetto è nato ormai tre anni fa, in seguito all’ingresso di Andrea al basso. Eravamo in una situazione di stallo, dal quale il riassetto della formazione ci ha scossi. Si è smossa così anche l’ispirazione per scrivere nuovi brani. In breve tempo ci siamo trovati a scegliere tra 15 brani originali, tutti composti nel giro di pochi mesi e poi scremati fino ad ottenere gli 11 presenti su “Time to be Heroes”. Ognuno di noi ha portato le proprie idee e composizioni, a cui poi tutti hanno collaborato su arrangiamenti, struttura del brano e liriche. E’ stato un processo sia individuale sia collettivo di tutta la band. I brani poi sono stati testati e affinati, sudando ore e ore in sala prova. Il lavoro nel complesso è durato oltre due anni, non senza qualche intoppo. Ma alla fine siamo molto soddisfatti del risultato.
Prettamente e sfacciatamente, in senso buono, questo album sta ricevendo grandi complimenti e io mi associo a questi. Chi ha scritto musica e testi? O è un lavoro di squadra?
Grazie Monica, per noi è una vera soddisfazione vedere che il nostro lavoro viene apprezzato. Come dicevamo prima, è stato un lavoro sia individuale che di squadra. In questo aiuta molto la bella alchimia che è scattata subito tra noi tre. Ognuno ha i suoi ascolti e le sue preferenze nel vasto mondo del rock e quindi più o meno involontariamente porta il suo background musicale all’ interno della fase di composizione. Ma gli ingredienti che tutti e tre portiamo a tavola alla fine si amalgamano molto bene fra loro, pur avendo origini diverse. Ci teniamo però a condividere il merito anche con i musicisti che hanno collaborato con noi alla registrazione di questo disco: Giacomo Calabria alla batteria, Pier Mazzini alle tastiere ed Eleonora Mazzoti, la voce femminile su ‘Higher’. Ma soprattutto con Roberto Priori, mentore, amico e produttore della band da sempre, che anche questa volta ci ha accolto nel suo studio per le sessioni di incisione.
Quali sono le tematiche di questo vostro nuovo lavoro?
Il primo indizio lo dà il titolo, “Time to be Heroes”. Per noi essere eroi significa non arrendersi mai, anche e soprattutto nella vita di tutti i giorni. Non servono incredibili atti di coraggio, a volte basta portare avanti le proprie passioni e i propri valori nonostante le difficoltà. Anche uscire dalla ‘comfort zone’ può essere considerato un atto di eroismo quotidiano. Il titolo vuole celebrare questo concetto ed esorta ad essere eroi nella vita di tutti i giorni. Sia chiaro, non è un ‘concept album’. Ma c’è comunque un filo rosso che lega i brani fra loro. In fondo, abbiamo preso ispirazione dalla vita quotidiana e dalle nostre passioni, cercando anche di andare a fondo su tematiche più intime. ‘Night Children’ ad esempio parla di vampiri, ma è un pretesto in realtà per trattare il tema della solitudine e dell’accettazione del proprio destino. Fato che compare chiaramente anche in ‘Destiny’, dove la storia di un soldato che corre verso la propria crudele sorte ci è servita per sottolineare come la vita a volte ti porta dove vuole lei, nonostante tutto. Brani come ‘Queen of Love’ o i due singoli, ‘Higher’ e ‘Livin’to rock’, affrontano invece da diversi punti di vista la passione per la musica e il suo potere salvifico. Di rivalsa, speranza e rinascita sentimentale si parla in ‘The Rose’ o ‘Born Hunter’. E infine c’è l’onirica ‘Middle of Nowhere’, alla ricerca del senso della vita…
Quali band vi hanno ispirato e ancora vi ispirano?
Presi come singoli, ognuno di noi ha naturalmente le sue preferenze e inclinazioni. Visti invece nel complesso, e mettendo insieme le nostre influenze, si può dire che il nostro panorama musicale spazia dal blues al death melodico. E quindi parliamo di artisti come Gary Moore, di numi tutelari come Deep Purple, Led Zeppelin, Black Sabbath e Thin Lizzy, di classici come Iron Maiden, Metallica e Megadeth, fino agli In Flames. Senza dimenticare i grandi nomi dell’Aor o dell’hair metal e persino i grandi cantautori italiani.
Ora ho visto che ci sono alcune date già fissate tra cui una a brevissimo nella vostra Bologna. Questo vi emoziona?
Il primo live col nuovo album fresco di pubblicazione è stato il 20 dicembre in apertura ai Bonfire, allo Slaughter club di Paderno Dugnano. Il 25 gennaio scorso, invece, abbiamo organizzato il vero e proprio release party all’Alchemica music club di Bologna, impreziosito dall’opening act degli Alchemy, con cui condividiamo l’ombrello dell’etichetta Burning Minds. Davvero una splendida serata, il locale era stracolmo di gente. Certo, giocavamo in casa. Ma è stato davvero emozionante. Ed è una grande soddisfazione poter suonare la nostra musica dal vivo, soprattutto dopo aver lavorato tanto al nuovo disco. E’ quasi liberatorio.
Ci saranno anche date all’estero?
Sì, stiamo lavorando su altre date in giro per l’Italia e non solo. Sentiamo di essere pronti per una esperienza all’estero, imbastendo un vero e proprio tour. Vogliamo portare il nostro lavoro anche fuori dai confini italiani, per testarne ancora di più l’efficacia live. Per ora è un ‘work in progress’, ma presto ne saprete di più. Quindi seguiteci sui nostri canali social.
Volete aggiungere dell’altro a questa chiacchierata e salutare i lettori di Tuttorock?
Prima di tutto grazie per lo spazio che ci avete concesso: per una band come noi è sempre una cosa preziosa. Ringraziamo anche i lettori di Tuttorock per l’attenzione e li invitiamo ad ascoltare il nostro nuovo album: su Youtube troverete anche i video dei due singoli estratti, ‘Higher’ e ‘Livin’ to Rock’. Ma soprattutto, venite a sentirci e vederci dal vivo. La musica ha bisogno del supporto del pubblico, soprattutto in ambito underground. Quindi vi aspettiamo sotto al palco per fare un po’ di sano casino, nel nome del rock’n’roll!
Grazie ragazzi e buona Musica sempre!
MONICA ATZEI
Band:
Vocals: Santi Libra
Bass: Andrea Sangermano
Guitars: Claus
Insegnante, classe 1975, medioevista ed immersa nella musica sin da bambina. Si occupa per Tuttorock soprattutto di interviste, sue le rubriche "MommyMetalStories" e "Tuttorock_HappyBirthday". Scrive per altri magazine e blog; collabora come ufficio stampa di band, locali, booking e con una label.