NICCOLÒ FABI @ Teatro EuropAuditorium Bologna 10-1-2020
“Tradizione e Tradimento tour 2020”
Un Teatro EuropAuditorium di Bologna gremito fa da contenitore a quello che si rivelerà non solo un semplice concerto ma una vera e propria immersione in un mondo fatto di poesia e delicatezza, un mondo creato da Niccolò Fabi, un artista dalla rara sensibilità. Alle 21 e 15 si spengono le luci e partono le note di “A prescindere da me”, mentre il palco viene occupato da cinque musicisti che precedono il cantante romano che si siede al piano ed inizia a deliziare il pubblico con i testi di cinque brani estratti dall’ultimo lavoro, senza interruzione, se non per alcuni secondi necessari ad alzarsi in piedi ed imbracciare la chitarra acustica. L’intensità e la qualità dell’interpretazione è a livelli altissimi, i presenti sono attoniti davanti a questo spettacolo di musica, luci e immagini che scorrono negli schermi e nei led e fanno da perfetto contorno all’inno all’empatia “Io sono l’altro” ma anche a “Nel blu”, al termine della quale Niccolò ringrazia Bologna per l’accoglienza ed inizia a pescare perle provenienti dalla sua discografia oramai più che ventennale, mentre i fedeli Roberto Angelini e Pier Cortese lo accompagnano alle chitarre, coadiuvati da Alberto Bianco che si divide tra basso e chitarre, Daniele Rossi alle tastiere e Filippo Cornaglia alla batteria e alle percussioni. Commozione generale in occasione dell’interpretazione di “Ecco”, brano che parla di come sia straziante lasciare andare una persona, con toccanti immagini come quelle dell’attacco alle Torri Gemelle che scorrono alla rovescia, e che viene seguito da un momento molto intimo in cui Fabi, solitario sul palco, chiede al pubblico di non usare gli smartphone per tre minuti, ovvero per la durata della canzone “Vince chi molla”, perchè, parole sue, “So che ognuno freme dalla voglia di condividere i momenti ma voglio che questi tre minuti rimangano solamente nostri”, e così è stato. Molto significativo anche il momento in cui l’artista romano ringrazia nuovamente i presenti e usa una metafora, ovvero trasforma il Teatro in “un’astronave dentro alla quale siamo al riparo dall’aggressività e dai pensieri brutti di questi tempi difficili, per queste due ore insieme”. Dopo una breve pausa, è tempo di bis dove trovano spazio i grandi classici “Vento d’estate”, questa sera proposto in chiave acustica, “Il negozio di antiquariato” e “Lasciarsi un giorno a Roma” che fa scatenare ed alzare in piedi tutti i presenti, al termine di 120 minuti di poesia, riflessioni, energie positive scambiate tra chi si trovava sul palco e chi era seduto in platea o in galleria per assistere a questo spettacolo di un artista onesto, un vero e proprio artigiano della musica, una di quelle persone che fanno bene al cuore.
MARCO PRITONI
Photoset by ANDREA NASCETTI
Credits: si ringrazia Teatro EuropAuditorium per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
Band:
Voce, chitarra e piano: Niccolò Fabi
Chitarre, ARP e cori: Roberto Angelini
Chitarre, Ipad e cori: Pier Cortese
Basso, chitarre e cori: Alberto Bianco
Synth, piano e moog: Daniele “mf coffee” Rossi
Batteria, elettronica e glockenspiel: Filippo Cornaglia
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Setlist:
A prescindere da me
Amori con le ali
Io sono l’altro
I giorni dello smarrimento
Nel blu
Una somma di piccole cose
Facciamo finta
Filosofia agricola
È non è
La promessa
Solo un uomo
Una buona idea
Indipendente
Ecco
Vince chi molla
Una mano sugli occhi
Costruire
Scotta
Encore:
Tradizione e tradimento
Vento d’estate
Il negozio di antiquariato
Lasciarsi un giorno a Roma
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.