DISH-IS-NEIN @ Locomotiv Club, Bologna 17-01-2019
Sottotitolo con nome tour location e data
È raro vedere concerti come questo dei Dish-Is-Nein, dove la band non si butta sul palco in maniera casuale, ma dove anzi ogni pezzo ha una sua ambientazione, una sua messa in scena, un suo senso.
Non solo la musica ha il suo ruolo in questo live, perchè i visuals sono una parte portante dello spettacolo. Scene di città distrutte, schemi di strategie militari, visioni apocalittiche fanno da sfondo ad un concerto che ha risollevato le sorti di questa stagione 2019-2020 al momento, almeno per la sottoscritta, ancora veramente mediocre.
In un’epoca in cui a farla da padrone sui canali radio, televisivi e sul web è un’orda di chiamiamoli “cantautori” tristi, persi nelle loro pene d’amore, oppure impegnati a millantare imprese sessuali e sbronze, incapaci in ogni caso di guardare oltre il proprio orticello, come se non abitassero su questo pianeta, la musica di band come i Dish-Is-Nein andrebbe proposta nelle scuole. Nelle loro canzoni ritroviamo vari ritratti della società odierna con quella denuncia e irriverenza che già contraddistinguevano i Disciplinatha, la band che ha dato le origini ai Dish-Is-Nein, un pezzo di storia.
Il live vede in scaletta i brani del nuovo omonimo album dei Dish-Is-Nein ed alcuni storici dei Disciplinatha, con alcune cover di Kraftwerk, Joy Division e la amatissima “Up Patriots to Arms”, dove le “panchine” citate da Franco Battiato diventano “social network pieni di gente che sta male” e “palinsesti pieni di scemi da filmare”, sempre per insistere sulla situazione sociale dei nostri giorni. Sono testi che portano a riflettere e a farsi domande, e il pubblico ascolta in religioso silenzio.
La band è impeccabile e oltre al nucleo originale Santini, Parisini e Vicinelli, di cui non mi dilungo a tessere le lodi data la loro carriera trentennale, merita menzione il giovane Bolognini alla batteria, che ha saputo tener testa ad un trio di tutto rispetto. Il risultato è un sound potente a cui si aggiungono linee elettroniche che conferiscono alla materialità del suono una vena futuristica e a tratti onirica, a conferma del fatto che le solide basi da cui nasce questa band hanno fatto sì che non si fermasse tutto a celebrare il vecchio e conosciuto, ma che ci fosse una costante evoluzione anche dal punto di vista strumentale.
Se non eravate al Locomotiv, vi siete persi qualcosa… ma per rimediare potete trovare i Dish-Is_Nein il 24 gennaio al Circolo Ohibò di Milano e il 30 gennaio al Largo Venue di Roma. Garantito che robe così, purtroppo, se ne vedono e ascoltano raramente.
SILVIA RAGGETTI
Photoset by DANIELE AVERSANO
Credits: si ringrazia Locomotiv Club per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
BAND:
Cristiano Santini (voce, chitarra)
Dario Parisini (chitarra)
Roberta Vicinelli (basso)
Marco Bolognini (batteria)
SETLIST:
Black Flag
L’ultima notte
Macht frei
Toxin
Crisi di valori
Militia
Eva
La chiave della libertà
The Men Machine (cover dei Kraftwerk)
Leopoli
Nazioni
Sei stato tu a decidere
Up Patriots to Arms (cover di Franco Battiato)
Mi addormento
New Dawn Fades (cover dei Joy Division)
Tu meriti il posto che occupi
Finale