HARLEM GOSPEL CHOIR @ Teatro Duse, Bologna 17-12-2019
Periodo prenatalizio, miglior coro gospel di Harlem, Teatro Duse di Bologna. Gli ingredienti per una serata di festa ci sono tutti, ed infatti lo si capisce subito quando, poco dopo le 21, salgono sul palco due musicisti, un tastierista e un batterista, ed il leader del coro che ha collaborato con artisti quali Diana Ross, Bono, Simple Minds, Gorillaz presenta i suoi compagni di viaggio, per un totale di sei voci femminili e tre maschili, che iniziano a scaldare l’ambiente chiedendo ripetutamente di tenere il ritmo con le mani al pubblico che riempie il teatro. Si passa da canzoni incentrate sulla figura di Cristo, d’altronde il gospel è da sempre legato alla religione cristiana, a brani pop reinterpretati in maniera magistrale, come “Purple Rain” di Prince o “Nothing compares to you”, portato al successo da Sinead O’Connor ma scritto anch’esso da Prince, perchè quello di questa sera è anche un omaggio al grande cantante americano scomparso più di tre anni fa. I presenti sono in estasi, soprattutto durante il classico “Oh Happy Day” o quando viene eseguita la splendida ed emozionante “Amazing Grace” e, durante i brani finali, vengono invitati sul palco a ballare e cantare, per un inno alla gioia, alla felicità e al rispetto, a valori di fratellanza e solidarietà, valori che rimarranno ben impressi nella mente del piccolo Andrea, un bambino di sette anni al quale il coro di Harlem ha dedicato particolare attenzione, dimostrando quindi come questo spettacolo sia aperto ad un pubblico di qualsiasi credo religioso, etnia, età. Una bellissima serata incentrata sul messaggio positivo di uomini e donne provenienti da un luogo lontano, che vivono il canto come una missione di pace, e che escono dal teatro cantando mentre il pubblico tributa loro la giusta ovazione.
MARCO PRITONI
Credits: si ringrazia Teatro Duse per la gentilissima disponibilità e la perfetta organizzazione dell’evento.
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.