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GASTONE -INTERVISTA ALLA BAND

GASTONE -INTERVISTA ALLA BAND

Gastone 1

GASTONE – L’INTERVISTA ALLA BAND

 

 

In occasione dell’uscita di “(II)”, il loro secondo album, ho avuto modo di intervistare i Gastone.

I Gastone nascono a Gabicce. Il duo, formato da Leonardo Antinori e Marco Bertuccioli, esordisce nel 2017 con il loro disco omonimo, pubblicato per Mattonella Records ed edito da Bomba Dischi.

 

Definiti “baroque-pop” con ritmi matematici che scandiscono un universo sonoro fatto di arpeggi eterei e psichedelici, i Gastone sfuggono ai canoni del nuovo cantautorato pop, collegandosi però all’alt-rock italiano e trasportandolo nel paradigma delle loro influenze internazionali quali King Crimson, Nick Cave & The Bad Seeds e Allan Holdsworth.

 

Il primo album porta la band ad esibirsi su palchi importanti come quello del MI AMI Festival e cattura l’attenzione di artisti come Giorgio Poi o i Phoenix, che li inseriscono nella playlist Ti Amo Paris, in rotazione per tutta la durata del loro festival parigino.

 

A due anni dall’uscita di Gastone la band si prepara a rilasciare il secondo capitolo. (II) – questo il titolo del disco – più malinconico e introspettivo nei testi, dirige melodie e ritmiche verso la neo-psichedelia e l’art-rock. Tra gli ascolti che lo hanno influenzato innanzitutto “Tranquility Base Hotel & Casino” degli Arctic Monkeys e “Puch The Sky Away” di Nick Cave & The Bad Seeds.

Il secondo album dei Gastone nasce con la scomparsa dell’omonimo cane fra le onde del mare Adriatico in una riviera senza ombrelloni.

 

Ecco l’intervista a cura di Giovanna Ghiglione.

 

Ciao! Benvenuti sulle pagine di Tuttorock. Innanzitutto vi chiedo: chi sono i Gastone? Parlateci un po’ di voi.
“Siamo Gabicce Mare. Siamo rock’n’roll.”

 

Il 6 dicembre scorso è uscito “(II)”: perché questo titolo? Com’è nato il disco e qual è il fil rouge che collega tutto, se c’è.
“(II) è il secondo capitolo delle avventure gastoniche. Un filo conduttore penso possano essere le barche illuminate dove le persone fanno musica, ballano e si cimentano in spettacoli pirotecnici.”

 

Anche la copertina è particolare: volete dire qualcosa a proposito?
La copertina è una foto che ho fatto io (Leonardo) a Bangkok. Non l’avevo scattata con l’intenzione di farne una copertina, ma a quanto pare lo è diventata.”

 

Fate parte del nuovo cantautorato pop, ma avete sguardi ben puntati anche perso l’alternative rock italiano e a suoni psichedelici. Come e con quali influenze nascono i vostri brani?

“Non abbiamo in testa nessun artista in particolare quando scriviamo i brani. I nomi principali che possiamo fare, per quanto riguarda i riferimenti, sono: Nick Cave & The Bad Seeds (Leonardo) e King Crimson (Marco).”

 

Nel brano “Febbre” si fa riferimento ai demoni che bussano alla porta impossessandosi dei cuori deboli: quali sono i vostri demoni, e in generale – secondo voi – i demoni delle generazioni di oggi?

“Questa è una domanda a cui non so sinceramente rispondere. Sicuro è che la notte fa succedere le cose.”

 

Che cosa pensate del panorama musicale italiano odierno?
Il panorama musicale italiano è abbastanza confusionario, più che altro perché ormai esce veramente troppa roba.”

 

Secondo voi la musica è in mano ai singoli o c’è ancora spazio per la band?
“Si, credo che la musica vada sempre più verso la direzione “singoli”. Il concetto stesso di album ormai penso sia un po’ anacronistico. Chiaramente è cambiato anche il modo di fare musica. Ora è tutto home recording col computer, noi forse siamo rimasti gli unici matti a registrare i demo in sala prove con un registratore a 8 piste, come si faceva una volta. Veri old school.”

 

Quali sono i vostri progetti futuri?

“Suonare molto in giro per l’Italia. Fare rock’n’roll. Più avanti ci rimetteremo a scrivere canzoni sicuramente.”

Intervista a cura di Giovanna Ghiglione